FONDAZIONE LA COMUNE E GRUPPO DE AGOSTINI: UNA COLLABORAZIONE DI SUCCESSO

Valentina Mari, Disability Manager di Fondazione La Comune ha intervistato Monica Bolla – Chief HR Officer De Agostini Editore e Lorenzo Maria- HR Integration and Communication Specialist De Agostini Publishing, per fare il punto sulla collaborazione tra le due realtà e sul lavoro svolto da Pietro, il giovane con disabilità intellettiva assunto in articolo 14 che si occupa della manutenzione del verde presso i loro nuovi uffici di via Guglielmo Pepe 44 a Milano.

GRUPPO DE AGOSTINI E FONDAZIONE LA COMUNE: ECCO COM’È INIZIATA LA COLLABORAZIONE

Come è nata e cresciuta nel tempo la relazione con Fondazione La Comune?

La collaborazione con Fondazione La Comune nasce nel contesto di un progetto più ampio del Gruppo De Agostini supportato da Fondazione De Agostini; infatti, dal 2023 si sono moltiplicate le iniziative a supporto delle realtà del terzo settore da parte delle varie società del gruppo. ci racconta Monica Bolla – Chief HR Officer De Agostini Editore.

Tra queste iniziative c’è stata anche “Global Giving Month”, svoltasi nel mese di maggio, rivolta ai dipendenti di tutte le società italiane del Gruppo e dedicata al volontariato aziendale: sono stati individuati diversi Enti del Terzo Settore tra cui i dipendenti potevano scegliere per trascorrere una giornata di volontariato aziendale e tra questi è stata inserita anche Fondazione La Comune.

Ben 44 dipendenti del gruppo hanno scelto di lavorare fianco a fianco con i giovani del progetto Innesti Lavorativi, che Fondazione De Agostini aveva già scelto di sostenere, cofinanziando in maniera importante il progetto.

È stata un’esperienza bellissima e intensa, tutti i colleghi ne erano entusiasti! Condividere un momento di team working solidale ha aiutato le persone a sentirsi più vicine e a conoscersi di più, ed è stata anche l’occasione per incontrare i giovani e partecipare in prima persona al progetto che il Gruppo aveva scelto di sostenere.

GRUPPO DE AGOSTINI E FONDAZIONE LA COMUNE: UN INCONTRO VINCENTE

“Quali sono stati i motivi che vi hanno condotto a fare una scelta di responsabilità sociale così importante come un’assunzione in Articolo 14?”

I fattori sono diversi, intanto da gennaio 2023 abbiamo cambiato uffici. Nel vecchio building non potevamo avere piante; quindi, questa è stata una bella occasione per inserire il verde in ufficio. Poi, come dicevamo, negli ultimi anni c’è stata un’attenzione particolare nei confronti del terzo settore e infine avevamo l’esigenza di adeguarci alla normativa per le assunzioni di personale con disabilità e appartenente alle altre categorie protette.

Quindi siete soddisfatti del lavoro svolto con Fondazione La Comune e in particolare del lavoro di Pietro?”

Sì, siamo molto soddisfatti! Per noi era la prima volta e siamo stati seguiti passo per passo sia dal punto di vista burocratico che legislativo.

La giornata tipo di Pietro presso De Agostini inizia con un giro al piano terra per controllare ed eventualmente curare le piante, in particolare quelle del Work Cafè, poi sale al sesto piano dove non solo controlla le piante dell’ufficio ma aiuta le persone che se ne occupano durante la settimana, dando consigli per la corretta manutenzione e rispondendo ad eventuali dubbi, e da lì ridiscende verso il piano terra, fermandosi anche al quarto ed al quinto.

Pietro ha il suo badge e entra tranquillamente negli uffici dove ormai si muove in perfetta autonomia e pienamente a suo agio… Pietro… – dice Monica Bolla, sorridendo con affetto– è diventato ormai un punto di riferimento per quanto riguarda la cura delle piante in ufficio ed è un gran chiacchierone, si relaziona con i colleghi, ed è molto curioso del lavoro che facciamo.

A proposito, come sono stati coinvolti in questa scelta i dipendenti dell’azienda?

La formula vincente per noi è stata proprio quella di coniugare il lavoro e le competenze di Pietro con il coinvolgimento volontario di alcuni colleghi.” – spiega Lorenzo MariaHR Integration and Communication Specialist De Agostini Publishing “Abbiamo riscontrato una buona adesione tra i colleghi, in particolare quelli che hanno il pollice verde, per ogni piano ci sono circa 3 persone che, a turno, si prendono cura delle piante e si rivolgono a Pietro per ogni dubbio sulla loro cura.”

DISABILITY MANAGEMENT E PROSPETTIVE PER IL FUTURO

Al vostro interno avete un ufficio Diversity and Inclusion oppure la figura del Disability Manager?

Per il momento no, anche perché le persone con disabilità assunte al nostro interno non sono molte.
Questo perché sono stati anni molto dinamici per il nostro gruppo, con acquisizioni, frequente turnover di persone e continue novità da affrontare, di conseguenza non abbiamo avuto modo di dedicare alle assunzioni protette la cura e l’attenzione che richiedono, tenendo anche conto che una situazione di questo tipo potesse destabilizzare le persone più fragili.

Pensate che potranno esserci in futuro esperienze analoghe o che l’esperienza dell’Articolo 14 si possa trasformare in un’assunzione diretta?

Sicuramente, visti gli ottimi risultati di questa esperienza, siamo intenzionati a far partire un nuovo articolo 14 nel prossimo futuro.
Per quanto riguarda la possibilità di trasformare l’articolo 14 in assunzione diretta ci viene difficile pensare che si possa fare per la cura del verde che non richiede un impegno giornaliero, ma magari, avendo modo di conoscere Pietro, potranno aprirsi nuove opportunità.

 

Siamo molto contenti che questa collaborazione stia dando buoni risultati e ci auguriamo di cuore che Pietro possa continuare a crescere in questo percorso lavorativo importante.

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