Videochiamate: un filo che tiene uniti nella relazione

I ragazzi delle Case Comuni hanno preferito vivere questo momento di distanziamento sociale con le proprie famiglie, ritornando ciascuno nella casa dei propri genitori per il perido della “quarantena”.

Nonostante questa distanza fisica  tutti loro, con l’aiuto e la collaborazione degli educatori, hanno cercato di mantenere vivo il filo della relazione, sentendosi al telefono e organizzando, come appuntamento fisso e ormai irrinunciabile, delle video chiamate 2 o 3 volte a settimana.

Quell’appuntamento è un momento speciale: è uno spazio di condivisione, divertimento, vicinanza, distensione, evasione, supporto…

E’ l’occasione per trovare la libertà di esprimersi liberamente rispetto ai priopri vissuti, alle emozioni, a quello che si è fatto durante la giornata…

Inoltre è un momento per crescere e continuare a lavorare su alcuni importante  aspetti della relazione che con la distanza si rischierebbe di abbandonare: la capacità di ascoltarsi, di rispettare il proprio turno di parola, l’attenzione a lasciare il tempo a tutti per potersi raccontare, anche alle persone più riservate o che si sentono meno a proprio agio con la comunicazione verbale.

Quando gli educatori delle Case Comuni si sono trovati a ipotizzare una strategia per portare avanti il lavoro svolto insieme ai ragazzi in questo periodo così fuori dalla norma, la loro scelta è stata proprio quella di lavorare sulla resilienza, di favorirla il più possibile proprio grazie al sostegno e alla relazione.
Non hanno scelto di perseguire per ciascuno dei ragazzi degli obiettivi specifici (obiettivi che che comunque rimangono sempre presenti in controluce), ma di convogliare tutte le energie proprio sul fatto di saper tenere viva la relazione, il contatto e il legame con i ragazzi e permettere loro di fare la stessa cosa.

In realtà nello stare a casa coi propri genitori i ragazzi stanno cercando di non perdere le autonomie conquistate nelle Case Comuni: anche grazie alla collaborazione con i genitori stessi  stanno cercando di non perdere quelle routine che permettevano loro di essere autonomi nella gestione della propria casa (tenere in ordine le proprie cose, fare le pulizie, cucinare…)

Inoltre le videochiamate per alcuni sono state un ulteriore spunto per conquistare nuove autonomie: se, infatti, tra di loro c’era qualcuno già particolarmente abile con le tecnologie, per altri questo è stato un nuovo tassello aggiunto e imparato per poter portare avanti, anche in questo periodo, le proprie amicizie e le proprie relazioni in autonomia.

I momenti delle videochiamate sono diventati occasione per raccontarsi le cose fatte: non solo i doveri (appunto le faccende domestiche trovano sempre spazio nei racconti), ma anche gli hobby e le passioni coltivate: dalla pittura al lavoro a maglia, dalla poesia alle canzoni, dall’uncinetto alla sperimentazione di ricette – anche le più particolari – in cucina…

Insomma… un momento importante, che scalda i cuori e che fa sentire meno soli. Un momento per ridere, per svagarsi. Per sentirsi tutti vicini nonostante la distanza.

 

 

Menu