SportivaMente: un nuovo sguardo sull’autismo

Il progetto SportivaMente vede coinvolti 4 partner insieme alla Fondazione La Comune: l’ ASD La Comune (capofila del progetto), La Fondazione Istituto Sacra Famiglia Onlus, ANGSA Lombardia Onlus (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici)e l’ ASD Ken Kyu Kai.

Il tema sotteso al progetto, così come di altri progetti in cui siamo impegnati come gruppo, è quello del diritto allo sport per i bambini con disabilità, mirando a favorire l’inclusione sociale degli stessi attraverso lo sport.

Sul tema Sport e Disabilità il gruppo La Comune è attivo da moltissimo tempo e ben sappiamo che non tutte le disabilità si possono affrontare allo stesso modo. Ci sono bambini con disabilità che possono essere inseriti in contesti di gruppo con i coetanei, mentre ce ne sono altri, in particolari quelli con disturbo dello spettro autistico, con cui bisogna procedere gradualmente e senza fretta.

Il progetto rivolge una particolare attenzione proprio ai minori con disturbi dello spettro autistico: sono state individuate dal gruppo di lavoro delle discipline idonee  e sperimentali (judo, karate, ginnastica ritmica, danza, ginnastica) ed sono state studiate le metodologie da applicare.

Proprio perchè si tratta di un’attività sperimentale rivolta a minori con grave disabilità il desiderio e l’intento del progetto è quello di misurarne i risultati e i benefici in modo scientifico con l’ausilio di un’équipe coordinata da docenti universitari, comparandoli con lo studio di altri gruppi-campione.

Che cosa si intende per disturbi dello spettro autistico?

Le sindromi autistiche (o ASD – Autism spectrun  Disorder) sono un disturbo pervasivo dello sviluppo psico-fisico che coinvolge la capacità di interazione sociale, la comunicazione verbale e non verbale e l’immaginazione; al mancato sviluppo delle abilità utili all’autonomia si accompagnano comportamenti problema come l’aggressività, l’agitazione e a volte anche la distruttività.

Numerose ricerche hanno dimostrato che esiste una stretta correlazione tra sport e salute mentale e che praticare regolarmente un’attività fisica può portare benefici a livello psicologico in individui a sviluppo tipico (come ad esempio la riduzione di ansia e depressione o il miglioramento della concentrazione e della memoria).

Esiste però un numero ancora esiguo di ricerche sulla correlazione tra sport e salute mentale in bambini e adolescenti con disturbo dello spettro autistico, con l’ipotesi che l’attività sportiva possa portare  anche per loro un benessere psicofisico e importanti miglioramenti nel funzionamento comportamentale.

Con questo progetto si intende dare un contributo in questa direzione.

Un obiettivo importante: misurare gli effetti del progetto

La misurazione degli effetti che la pratica sportiva provocherà sui bambini affetti da disturbi dello spettro autistico potrà fornire utili indicazioni agli specialisti, ad altri enti e alla comunità.

Tale misura si rileva prima e dopo, rispetto al miglioramento delle abilità compromesse nell’area della comunicazione, dell’interazione, dei comportamenti stereotipati, della riduzione dell’impaccio motorio e della rigidità dello schema corporeo, del livello di soddisfazione dopo l’esperienza, attraverso gli strumenti di misura del livello di gravità di ASD, ma anche rispetto alla percezione di comportamenti problema vissuti dalle famiglie e alla percezione di benessere e di qualità della vita percepita prima e dopo la partecipazione al progetto.

Tutti i risultati sono confrontati con un altro gruppo di controllo che non vive la medesima esperienza. La valutazione verrà fatta dall’équipe del professor Angelo Bedin, coordinatore del Master Autismo dell’Università degli studi di Genova, composta dal Professor Silvano Solari, docente al medesimo master e direttore della rivista “Autismo”, dalla Professoressa Simonetta Lumachi, direttrice dell’Accademia pedagogica Philos per il trattamento di bambini e adulti con ASD, dalla Dottoressa Michela Zanette, vice primario di Neuropsichiatria Infantile della Fondazione Don Gnocchi e docente del Master Autismo dell’ Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e dai Dottori Lucio Moderato e Cecilia Carenzi, rispettivamente direttore e psicologa del Centro per l’autismo della Fondazione La Sacra Famiglia.

I ricercatori, coordinati dal Professor Bedin, effettueranno una ricerca longitudinale su due gruppi di popolazione: uno che frequenta le discipline sportive nelle diverse modalità (1:1, a piccolo gruppo e a gruppo intero con educatore a supporto o senza) e uno che svolge altre attività laboratoriali non a carattere sportivo o sugli apprendimenti sociali e riconoscimenti emotivi. Questo per verificare l’incidenza che la partecipazione all attività motorie può esercitare e quanto possa accrescere le dimensioni del riconoscimento regolazione delle emozioni, il miglioramento di equilibrio e coordinamento visuo-spaziale, la motricita grosso e fino motoria.

Riteniamo, infatti, che lo studio crei il presupposto per valutare dei modelli di intervento replicabili, trasferibili ad altri contesti, con risultati validati e accessibili economicamente e soprattutto per valutare l’effettiva positività della stimolazione in una fascia d’età dove ancora si può lavorare per l’acquisizione di competenze sociali che potranno permettere una migliore qualità della vita.

Per info sul progetto e per partecipare sciveteci a associazione@la-comune.com

Contattaci per avere tutte le informazioni che ti servono:

info@fondazionelacomune.org

02. 42449505

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