7 Preziosi consigli per pensare ai nostri bambini in questo periodo!

Ieri vi abbiamo raccontato i problemi dello smartworking dal punto di vista dei genitori.

Oggi ci piacerebbe spostare l’attenzione sui bambini, mettendo a fuoco quali possono essere le loro necessità e dando anche qualche suggerimento su come trasformare la casa e gli oggetti che si trovano in casa in contesti e strumenti stimolanti per loro.

A parlarci di queste cose è Camilla Iamele, preziosa collaboratrice della nostra Associazione  sportiva, laureata in scienze motorie e con una specializzazione in tecniche delle attività motorie preventive e adattate.

Quali sono le NECESSITÀ DEI BAMBINI IN QUESTO PERIODO?
  1. Tutto questo passerà!

    La prima importante necessità che hanno i bambini in questo periodo è sapere che tutto questo passerà. Dobbiamo rimanere in contatto con la loro parte vitale e stimolarla il più possibile.
    Perché noi abbiamo spiegazioni, cerchiamo informazioni, cerchiamo di fare previsioni.
    Loro no. Loro hanno fatto il più immenso sforzo di fiducia che si possa chiedere ad un essere umano, accettando tutto. Hanno lasciato amici, sport, hobby, scuola, e aspettano pazienti fino a quando diremo che potranno uscire di nuovo.
    Sanno che fuori c’è qualcosa di pericoloso, vedono la preoccupazione dietro i nostri sorrisi forzati. La percepiscono anche se non capiscono fino in fondo.
    Quindi vanno rassicurati e inondati di buoni pensieri: il mondo non è pericoloso, questo periodo passerà e sarà solo un brutto ricordo.
    Si tornerà a viaggiare, ad andare al mare, in montagna, al lago, si prenderanno ancora aerei, navi, treni…
    Si tornerà ad andare a casa dei nonni, degli amici, dei cugini e degli zii.
    Inoltre in questo periodo (di necessità virtù) tutte le attività si sono spostate sul versante telematico: per studiare, per parlare con gli amici o coi parenti, a volte anche per giocare…i bambini si sono abituati ad usare gli strumenti telematici: bisogna ripetere spesso che si tornerà a stare tutti insieme, che questa è una parentesi, che si tornerà alla normalità!

  2. Guardiamo il cielo e respiriamo l’aria esterna

    Un altro aspetto da tenere in considerazione, soprattutto adesso che le giornate lo permettono, è quello di portarli (quando possibile e se possibile) fuori di casa, nei cortili o giardini interni; farli giocare con le foglie, le piante, i bastoncini di legno, farli stare al sole, farli guardare il cielo.
    Se non è possibile, se non si ha un cortile o un giardino, farli stare fuori sul balcone. Cercare il più possibile di farli stare all’aria aperta, far guardare loro la natura, respirare l’aria esterna e dire loro che si tornerà presto a uscire.

  3. Guanti e mascherine non ci fanno paura!

    Molti bambini possono davvero essere spaventati da questi oggetti perché li associano alle preoccupazioni che assorbono dai genitori, ci vedono uscire così, sono obblicati a mettersele quando escono di casa: bisogna far capire loro che sono oggetti di cui non devono avere paura e che devono essere trattati come tali.
    Per farlo molto più efficace di ogni spiegazione è il gioco: quando i bambini giocano interiorizzano regole e fanno proprie le situazioni che li circondano…quindi giocare con guanti e mascherine serve a esorcizzare la paura!

  4. Noi che possiamo…abbracciamoci forte!

    I bambini sono bombardati dalla nuova regola che bisogna stare lontani, che non bisogna avvicinarci alle altre persone, agli altri bambini.
    Non devono perdere l’emozione del contatto fisico (che ancora una volta, come tutto il resto, torneremo a poter vivere senza preoccupazioni) e quindi è importante far sentire loro tutta la nostra vicinanza, abbracciandoli spesso e spiegando loro che il contatto fisico è pericoloso solo adesso!
    E oltre agli abbracci anche fare giochi in cui li si stimoli a toccarsi e a toccarci parti del corpo può essere importante.

  5. Schermi si..ma senza esagerare!

    Cerchiamo di ridurre al minimo il tempo che i bambini passano davanti ad uno schermo.
    Come già detto in questo momento la vita è diventata telematica da molteplici punti di vista e il tempo da passare davanti a uno schermo è per forza di cose aumentato rispetto a prima!
    Inoltre i genitori che lavorano e che non sanno come tenere occupati i propri bambini spesso ricorrono alla televisione o a videogiochi.
    Per evitare la regressione bisogna stimolare sempre i bambini sotto tutti gli aspetti.
    Far fare loro tante attività diverse.
    Anche solo il cambiare stanza  per  non farli rimanere nella stessa stanza tutto il giorno tutti i giorni può essere importante, banalmente per il cambio di luce  e di spazi in cui possono muoversi e giocare.
    Conciliare smart working e figli non è facile, ma anche senza “piazzarli davanti a un video” si possono trovare piccole attività da far fare loro seduti vicino a noi: colorare, incollare, ritagliare, punteggiare, fare un puzzle, giocare con materiali diversi, scrivere, stimolarli a usare la mano che normalmente non usano, giocare con le costruzioni, giocare coi colori, con le forme…..

  6. Una giornata…tanti stimoli diversi!

    La giornata è molto lunga…lo è per noi figuriamoci per i nostri bambini!
    Per quanto possibile bisogna cercare di proporre loro attività diverse nel corso della giornata, in modo tale che abbiano sempre stimoli diversi:

    * attività motoria
    * intellettuale e creativa (disegno, giocare con i numeri, puzzle, giochi di “sfida” es. “prova a fare questo…”)
    * studio (compiti, lezioni, letture…)
    * aria aperta (giardino o cortile interno, balcone) almeno un’ora
    * riposo
    * gioco libero che sceglie lui.

  7.  Basta poco!

    Per far giocare i bambini si può usare qualsiasi tipo di oggetto, anche il può comune ad uso domestico.
    Ecco qui alcuni spunti per poterli far divertire in casa e perché no, poterci divertire anche noi insieme a loro!

    Inventare con loro un gioco con degli oggetti che usualmente si utilizzano per altre attività:

  • usare le matite colorate o i pennarelli per creare dei percorsi o degli ostacoli da saltare
  • giocare a palla con il genitore o fratello/sorella utilizzando un peluche grande o piccolo (lanciarlo, farlo rotolare a terra, usare piedi o mani, trasportarlo sopra la testa e spostarlo da una stanza all’altra…)
  • disegnare le forme geometriche utilizzando gli attrezzi da cucina (mestoli di legno, cucchiai, forchette…)
  • suonare, fare musica usando giochi e voce
  • costruire delle palle con la carta e fare canestro dentro a recipienti di diverse dimensioni (secchi, pentole, cassetti…)
  • costruire un percorso “militare” con gomitoli di lana srotolati, fili colorati per cucire, teli (incastrarli tra le sedie e i bambini devono passare sotto strisciando o camminando a 4 zampe)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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