Dalla Casa Comune 1 a due nuovi progetti di cohousing per persone con disabilità

abili al 100% - Promozione della vita indipendente per persone con disabilità

Martina ha cominciato a piangere, senza singhiozzare. In un giorno ordinario, ha riposto il coltello, si è asciugata le lacrime, ha pulito le mani con uno straccio. Poi ha aggiunto alla cipolla il guanciale, l’olio, il pomodoro, e ha preparato la miglior amatriciana che i suoi ospiti avessero mai assaggiato.

Martina ha 26 anni e ha un handicap mentale.

Una persona nella sua condizione fatica a essere autosufficiente. Dal 2014 Martina, lasciando progressivamente la famiglia d’origine, partecipa a un progetto di condivisione degli spazi abitativi con altre 2 ragazze disabili e 2 studentesse universitarie, la Casa Comune 1.

In 4 anni, Martina ha imparato a vestirsi da sola, prendere i mezzi, fare in parte la spesa, gestire le chiavi di casa… E nel 2018 ha completato un corso diventare aiuto cuoco.

Un percorso con risultati inimmaginabili appena 3 anni fa, che ha ispirato altre sei famiglie con ragazzi e ragazze disabili a concepire un’esperienza simile di condivisione e crescita.

Che cosa intendiamo fare

Il progetto è semplice: adattare e gestire due appartamenti, messi a disposizione da una Parrocchia di Milano per 20 anni, perché possano ospitare i sei ragazzi e, assieme a loro, cinque studenti normodotati che, a loro volta, hanno deciso di vivere fuori casa. Una vita in autonomia per i ragazzi disabili, che potranno contare sul supporto di due formatori che li accompagneranno nel percorso di gestione della loro vita insieme a dei coetanei.

Un’esperienza unica anche per gli studenti coinvolti, che saranno parte attiva di un nuovo concetto di integrazione.

Come sarà questo progetto

I coinquilini condivideranno due appartamenti a Milano (quartiere Isola): un appartamento di 100 mq al primo piano per Alessandro e Simone, l’altro di 200mq al secondo piano per Maria,Silvia, Beatrice e Vittoria. 

Vorremmo che il progetto coinvolgesse una serie di attori interessati a partecipare in maniera strutturale e duratura all’iniziativa: le famiglie, la parrocchia, enti finanziatori già individuati e altri da attivare. Grazie a loro il sogno dei cinque ragazzi diventerà realtà.

L’appartamento prima della ristrutturazione

 Costi
Il progetto, della durata prevista di 20 anni, ha un costo stimato complessivo di start up (i primi due anni) di circa 390 mila euro:

•260 mila euro per ristrutturare e arredare i due appartamenti
• 60 mila euro per altri costi ordinari di funzionamento
• 70 mila euro per gli operatori di supporto all’autonomia

Il costo annuo a regime, invece, è ipotizzato in circa 15 mila euro annui per ragazzo (vitto, affitto, spese, operatori di supporto).

Intendiamo ricorrere a diverse fonti di finanziamento, in maniera da garantirne la sostenibilità nel lungo periodo.

Un insospettabile impatto

“L’amatriciana di mia nonna è imbattibile. Però, se escludiamo mia nonna, quella di Martina è la numero uno”, ammette Simona, una delle coinquiline di Martina, studentessa di medicina al terzo anno.

“In questi anni è nata una grande amicizia. Ma soprattutto è maturata in me la convinzione di quanto possa essere reciprocamente utile e di quale impatto – più ampio – sulla comunità possa generare questo tipo di convivenza: aiuto, supporto, crescita”. E gli studi? “Sono in regola con gli esami. E ho fatto mia un’idea di integrazione diversa. Sorprendente, d’impatto. Assolutamente autentica”.

I protagonisti dell’iniziativa

Quattro ragazze e due ragazzi, fra i 22 e i 33 anni di età, come Martina, hanno chiesto ai proprio genitori di andare a vivere fuori casa.

Hanno in comune la loro condizione di disabilità e il sostegno dei familiari, ma soprattutto la volontà di guadagnare il grado maggiore possibile di indipendenza e autonomia.

Alessandro, Beatrice, Maria, Maria Vittoria, Silvia e Simone saranno affiancati, in questo progetto, dall’Associazione La Comune, ente promotore dell’esperienza cui partecipa Martina e attiva da più di 30 anni a Milano nel sociale, nello sport, nella cultura.

 

 

È possibile sostenere il progetto effettuando un bonifico a favore di:

– ODV Incontriamoci Onlus – Banca Prossima – Iban IT40 Y033 5901 6001 0000 0130 475

– Associazione La Comune – Banca Prossima – Iban IT17 V033 5901 6001 0000 0101 088

Per ottenere la deducibilità fiscale delle somme donate occorre indicare nella
causale del versamento “Erogazione Liberale” e inviare e-mail
con i dati di chi ha effettuato la donazione a
“Associazione La Comune” – associazione@la-comune.com

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